{"type":"FeatureCollection","features":[{"type":"Feature","properties":{"id":2337,"name":"Pieve di Sorano","description":"
La pieve di Santo Stefano di Sorano a Filattiera \u00e8 una delle pi\u00f9 importanti pievi romaniche della provincia di Massa Carrara. Sorge in una zona strategica, frequentata fin dalla preistoria (nella zona sono state ritrovate ben sette statue stele) e conserva ancora oggi l\u2019impianto del secolo XII, capolavoro architettonico romanico, con un imponente sistema absidale interamente realizzato in ciottoli di arenaria non sbozzati. All’interno della pieve, interamente restaurata, sono conservati numerosi elementi medievali oltre a due statue stele originali (Sorano I e Sorano V).<\/p>\n
L’area in cui sorge la pieve \u00e8 frequentata fin dalla preistoria, come testimoniano le 7 statue stele trovate nell’area circostante e i numerosi reperti di et\u00e0 del ferro. Dopo la fase romana, testimoniata dalla presenza di una “mansio” recentemente indagata archeologicamente, Filattiera fu un importante insediamento militare bizantino, Prima della pieve attuale doveva esistere un’altra chiesa altomedievale (VIII-IX secolo) da cui potrebbe provenire l’Epigrafe di Leodegar (752 d.C.) oggi nella chiesa di San Giorgio all’interno del borgo.
\nLa pieve romanica viene edificata fra i secoli XI e XII, nell’ambito della riorganizzazione ecclesiasitca della Diocesi di Luni, di cui questa chiesa rappresenta forse la pi\u00f9 importante dipendenza in Lunigiana. La Pieve di S. Stefano di Sorano \u00e8 citata al partire dal secolo XI in tutti i principali documenti legati alla Diocesi di Luni e vive il suo periodo di massimo splendore fino al secolo XIV, quando inizia ad essere abbandonata e viene gradualmente trasformata in cappella cimiteriale.<\/p>\n
L’aspetto attuale \u00e8 frutto di un ampio restauro terminato nel 2000, che ha ripristinato l’aspetto originario. Tutto l’edificio \u00e8 realizzato con una tecnica molto particolare, con ciottoli di fiume non squadrati e messi in opera con abbondante malta.
\nLa pianta \u00e8 basilicale a tre navate, senza transetto, con la navata centrale maggiore delle altre due e il presbiterio leggermente sopraelevato. In facciata si possono notare il Rosone polilobato e alcune aperture tamponate nella muratura. Nella controfacciata interna di sinistra, in angolo, le statue stele Sorano I e Sorano V, rinvenute nell’area della chiesa: la Sorano V era reimpiegata come architrave di un piccol ingresso aperto in facciata e successivamente tamponato.<\/p>\n
L’interno \u00e8 sobrio, severo, poco luminoso, con grandi archi a doppia ghiera che poggiano su pilastri rotondi con brevissimi capitelli incisi. Sul lato sinistro restano alcuni archi in muratura settecenteschi inseriti tra quelli romanici.
\nLa decorazione e la simbologia sono ridotte al minimo, tuttavia sono presenti alcuni interessanti immagini, in particolare la figura mostruosa presente nella parte alta della navata centrale, sul lato sinistro.
\nLa parte architettonicamente pi\u00f9 interessante della pieve dal punto sono certamente le tre absidi, realizzate con una decorazione architettonica su diversi livelli di profondit\u00e0. Nella parte alta dell’abside maggiore si possono notare tracce di alcuni piccoli semicapitelli figurati.
\nIl campanile, forse nato come struttura difensiva, \u00e8 collegato alla chiesa ma rappresenta un elemento a se stante.<\/p>\n
A pochi metri dalla pieve, in direzione nord, sorge oggi il Centro Didattico di Sorano, sede di un’area attrezzata per esercitazioni di scavo, lezioni didattiche di archeologia, conferenze e convegni.<\/p>\n
[Fonte: turismoinlunigiana.it ]<\/p>\n","modified":"2019-02-22T18:03:15","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"image":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-content\/uploads\/2019\/02\/DSC09789-768x511.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[151]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/2337","wp_edit":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-admin\/post.php?post=2337&action=edit","web":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/poi\/pieve-di-sorano\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","sequence":1},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.929451942443848,44.33247462200253]}},{"type":"Feature","properties":{"id":2339,"name":"Filattiera","description":"
Il nome del capoluogo, derivante dal termine Fulacterion<\/em>, con il quale i bizantini indicavano le fortificazioni poste a sbarramento dei punti strategici di grande importanza, ne indica chiaramente l\u2019origine nel tempo e i caratteri strutturali. [Fonte: https:\/\/www.aptmassacarrara.it<\/em> ]<\/p>\n","modified":"2019-02-22T18:11:34","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"image":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-content\/uploads\/2019\/02\/P6280220-300x225.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[176]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/2339","wp_edit":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-admin\/post.php?post=2339&action=edit","web":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/poi\/filattiera\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","sequence":2},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.936962127685547,44.33115462725182]}},{"type":"Feature","properties":{"id":2911,"name":"Mocrone","description":" Citato gi\u00e0 nel 1355 come Mocoronum, forse deve il suo nome al latino “mucrone”, ossia punta, indicando per estensione la lingua di terra o il costone dell\u2019appennino in cui venne fondato. It was already mentioned in the year 1355 a.c as Mocoronum: <\/em>its denomination comes from Latin “mucrone”, meaning “point” to describe the short plateau where it was settled.<\/p>\n Its alleys are narrow and winding, not allowing big cars to go through. At its entrance is a monument (sculptorist Riccardo Rossi) dedicated to Alberico Benedicenti (1866 Mondovi(CN) -1961 Mocrone), farmacologist and biologist known internationally. Around it also the noble palace Benedicenti.<\/p>\n"}},"web":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/poi\/mocrone\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","sequence":3},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.960448125649236,44.31387977424012]}},{"type":"Feature","properties":{"id":2905,"name":"Castello Malgrate","description":" Il feudo di Niccol\u00f2 I Malaspina comprendeva le terre murate di Malgrate e Filetto, i casali di Cunale e Casola e i quattro villaggi di Orturano, Irola, Mocrone e Gragnana[1].Tra i figli del marchese il distretto di Malgrate venne affidato al quadrigenito Bernab\u00f2 Malaspina ed \u00e8 a quel tempo che apparve doversi porre la costruzione del castello come anche lo sviluppo del borgo[2]. I discendenti di Bernab\u00f2 tennero tale dominio per due secoli e mezzo e alternarono momenti di quiete con turbolente vicende determinate specialmente dalle bramosie degli stati di Firenze e di Milano per la supremazia in Lunigiana.<\/p>\n Queste contese resero difficile la sopravvivenza dell’autonomia politica della dinastia dei Bernab\u00f2 e provocarono preoccupazioni, contrasti coi sudditi, contese coi feudatari vicini ed invasioni. Le maggiori tensioni si ebbero nel XV secolo: durante le guerre tra il duca di Milano Filippo Maria Visconti e la Repubblica di Firenze, gi\u00e0 alleata con i Bernab\u00f2, questi ultimi tradirono in favore di Milano la repubblica Fiorentina, che con l’aiuto della popolazione ribelle al marchesato occup\u00f2 il castello per tre anni. Con la pace di Ferrara del 1433 e dopo un atto di sottomissione nei confronti della repubblica i Malaspina ripresero il possesso del loro feudo. Questo fatto provoc\u00f2 il risentimento di Filippo di Milano, tanto che nel 1445 egli fece assalire dalle sue truppe il castello e distruggere le fortificazioni.<\/p>\n Nel 1615 Cesare II, fortemente indebitato e privo di figli maschi, vendette il feudo alla Camera Ducale di Milano che dopo averlo tenuto per ventisei anni e bisognosa di denaro lo rivendette nel 1641 alla nobile famiglia degli Ariberti di Cremona. La famiglia cremonese govern\u00f2 con giustizia e liberalit\u00e0 e in seguito a una revisione della struttura port\u00f2 alla definitiva trasformazione della fortezza da strumento di guerra a residenza borghese.<\/p>\n Dopo l’estinzione della famiglia degli Ariberti, Malgrate pass\u00f2 nel 1745 ai Freganeschi di Milano, congiunti agli Ariberti per parte delle donne, che ne conservarono il dominio fino all’epoca della Rivoluzione francese. Nel XIX secolo, smantellato e spogliato dei suoi beni, il castello rovin\u00f2 quasi interamente[2].<\/p>\n Oggi il castello di Malgrate, acquisito al patrimonio dello stato, \u00e8 stato completamente consolidato e restaurato grazie ai Fondi Strutturali dell’Unione Europea e ai fondi del Progetto Speciale Castelli della Lunigiana[3]. Il complesso presenta le caratteristiche di una classica fortezza medievale con torre adatta alla difesa piombatoia, mastio centrale e cortina muraria guarnita di merli e camminamenti di ronda. L’ingresso del castello \u00e8 preceduto da fossato e un ponticello sostituisce un vecchio ponte levatoio.<\/p>\n Le mura trapezoidali sono di epoca post-medievale e sono percorse in tutto il loro perimetro da camminamenti per le guardie e contrafforti con gli archetti. Le mura recingono il nucleo medievale che ha forma planimetrica rettangolare.<\/p>\n La torre, risalente con ogni probabilit\u00e0 al XII secolo, \u00e8 alta oltre venticinque metri e si trova sul lato ovest del castello. Di forma circolare e affiancata da una costruzione fortificata a pianta rettangolare \u00e8 dotata di sei vani voltati sovrapposti collegati attraverso botole da scale retrattili, con lo sporto superiore su beccatelli in pietra[4].<\/p>\n Accanto alla torre sorgono i resti di un mastio centrale, residenza del signore feudale, probabilmente su tre piani e con corte interna. Risalgono al XV secolo le grandi feritoie adatte all’uso di armi da lancio come archi e balestre. La porta di accesso al borgo creata da Giuseppe Malaspina nel 1566 \u00e8 saldata al fianco orientale delle mura del castello.<\/p>\n","modified":"2019-04-18T14:11:51","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"image":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-content\/uploads\/2019\/04\/1280px-Villafranca_in_Lunigiana-Malgrate4-768x576.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[195]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/2905","wp_edit":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-admin\/post.php?post=2905&action=edit","web":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/poi\/castello-malgrate\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","sequence":4},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.97118682617031,44.31413062488173]}},{"type":"Feature","properties":{"id":2264,"name":"Ostello Foresteria LA GUTULA","description":" Nel centro di Bagnone, una dimora ristrutturata con camere doppie, triple e quadruple<\/p>\n","modified":"2019-02-22T12:12:26","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"image":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-content\/uploads\/2019\/02\/LaGutula-768x512.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[181]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/2264","wp_edit":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-admin\/post.php?post=2264&action=edit","web":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/poi\/ostello-foresteria-la-gutula\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","sequence":5},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.994388726591069,44.31470353329827]}}]}
\nIl borgo di Filattiera conserva intatto il primo insediamento del XIII sec.,con la chiesa castrense di San Giorgio e la Torre di avvistamento e, perfettamente leggibile, lo sviluppo del borgo dei secoli successivi con il castello malaspiniano, la chiesa, l\u2019antico Ospedale di San Giacomo.<\/p>\n
\nIl piccolo abitato si snoda lungo una stretta via che dalla piazza porta alla chiesa nuova. Pi\u00f9 in alto, non lontano si incontra l\u2019oasi di Nostra Signora di Fatima, recente cappella del 1993 e quindi la piccola chiesa di San Maurizio. Circondata dal cimitero, risale al XIII-XIV secolo ed \u00e8 costruita in bozze di pietra squadrata.
\nMocrone accoglie nella piazza d\u2019entrata un monumento dello scultore Riccardo Rossi dedicato ad Alberico Benedicenti (1866 Mondov\u00ec -1961 Mocrone), farmacologo e biologo di fama internazionale. Nei pressi anche la bella casa Benedicenti.<\/p>\n","modified":"2019-04-18T14:14:55","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"image":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-content\/uploads\/2019\/04\/mocrone-300x245.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[176]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/2911","wp_edit":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-admin\/post.php?post=2911&action=edit","translations":{"en":{"id":3413,"name":"Mocrone","web":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/\/mocrone\/?lang=en","source":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/3413","description":"
\nArchitettura
\nLa torre circolare<\/p>\n